[Tecnica] [OT]Re: Richiesta di aiuto urgente e gravissima
Paolo Sammicheli
xdatap1 a siena.linux.it
Sab 5 Giu 2010 12:24:22 BST
Alle 23:57 del 3/6/2010, Alessio Cappelli ha scritto:
> Partiamo dal caso nel ns amico Tanganelli: per come ha posto lui la
> faccenda ("urgentissima e gravissima") si intende che deve portare la
> pagnotta a casa bene e alla svelta, quindi se uno strumento non funziona
> non importa, il problema va risolto comunque, fermo restando che poi se
> apre la segnalazione del bug è meglio,
Ma questo è un atteggiamento da system integrator che ha installare un qualsiasi
software di cui non ha il controllo. L'atteggiamento è condivisibile ma è limitante nel
caso specifico perché
1) è lui che ha convinto "il cliente" a montare Ubuntu
2) se le cose non vanno è una sconfitta "sua"
Stando così le cose se c'è un problema la soluzione finale non è trovare il workaround e
*accontentarsi* ; la soluzione è trovare la causa del problema e risolverla. Le
scorciatoie vanno bene solo nel breve termine, nel medio e nel lungo termine ti costano
e con gli interessi per giunta. E questo te lo dico in quanto professionista IT che
lavora nel settore dal 1990, non c'entra niente il software libero.
> ma dal cliente non si può mettere
> a fare il beta tester a Canonical.
Quella è una versione stabile, non sta testando una beta per divertirsi, ed ha un
problema che deve risolvere.
Risolvere in italiano non è sinonimo di aggirare. Questo è un malcostume che ha
introdotto Microsoft quando ti fa riavviare il sistema al primo inconveniente.
Risolvere un problema significa *capire* la causa di un malfunzionamento e correggere la
causa una volta per tutte.
> Se poi è a casa sua e si configura il
> suo PC è liberissimo di perderci tutto il tempo che vuole e fare tutte
> le prove e le segnalazioni necessarie, aspettare le patch e riprovare.
>
> Personalmente, e prima di continuare ripeto e sottolineo
> *personalmente*, preferisco fare le cose senza essere legato a uno
> strumento in particolare soprattutto alle GUI: perché passare per uno
> strato in più quando so esattamente cosa mettere e dove mettere e con un
> paio di comandi risolvo e cosa non meno importante con il completo
> controllo della situazione?
Questo è fraintendimento del componente in questione. Il network manager non è un
interfaccia grafica di un file.
Con network manager si vuole avere configurazioni multiple di accesso alla rete su
canali multipli (cavo, wireless, vpn, pennette usb, ecc) configurati e gestiti a caldo
a livello utente.
Se cambi a mano il file interfaces gestisci la rete a livello di sistema, e non utente,
in maniera statica.
È cambiato proprio l'approccio al problema: in un sistema unix la rete era definita a
livello di sistema ed era l'amministratore a gestirla una volta per tutte per tutti gli
utenti.
In una moderna distribuzione linux il pc è in movimento quindi l'accesso alla rete è
discrezionale all'utente fisicamente loggato su quella macchina in quel momento e si dà
per scontato che è l'unico che accede in quel momento alla macchina per cui se vuole
cambiare l'interfaccia di accesso alla rete è legittimo che lo faccia.
P.S.
Belle queste discussioni filosofiche ogni tanto!
Ciao
--
Paolo Sammicheli
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