[Generale] Steve Jobs: "Apple è vittima delle Major"

Marcello Semboli dinogen a yahoo.com
Mer 7 Feb 2007 08:47:23 GMT


Si, ok, ma mi pare che il succo dell'articolo di Jobs
è molto diverso.
Non è fa polemica né pianto: anzi, è un ragionamento
che non fa una grinza, stirato come una camicia
pulita!

Provo a riassumerlo: 
1) Apple e altri hanno avuto la concessione da parte
delle 4 case discografiche di fare i negozi musicali
online con la condizione di implementare un sistema di
protezione.
2) Questo sistema complica le cose, ha costi elevati,
ma non protegge assolutamente.
3) Il 97% della musica viene venduto, dalle stesse 4
case discografiche, nei CD che non sono protetti.

Conclusione: che senso ha obbligare i negozi on line a
usare il DRM per il 3% della musica, mentre il 97%
viene venduto senza DRM nei CD?



--- Daniele Paganelli <daniele a modena1.it> ha scritto:

> Steve Jobs non ce la fa più e oggi si sfoga con gli
> amanti di musica ed iPod 
> di tutto il mondo: "Le industrie discografiche ci
> sfruttano!".
> 
> Steve Jobs, capo di Apple, non riusciva più a
> trattenere le lacrime e la 
> rabbia accumulate in lunghi anni di sofferenza sotto
> il potere dispotico 
> delle multinazionali discografiche. E oggi si è
> sfogato in un pianto che 
> sicuramente commuoverà tutti i fan della Mela, degli
> iPod, di iTunes e di 
> iTunes Music Store.
> 
> In una pagina sul sito di Apple il povero Steve
> spiega di essere vittima del 
> sistema, schiavo dei folli progetti di controllo
> totale elucubrati dalle 
> diaboliche Major della musica. Non ha paura a fare i
> nomi: Universal, Sony 
> BMG, Warner, EMI lo avrebbero ricattato, minacciato
> e alla fine costretto ad 
> adottare una tecnologia che egli aborrisce: il DRM,
> Digital Rights 
> Management.
> 
>     Imagine a world where every online store sells
> DRM-free music encoded in 
> open licensable formats. In such a world, any player
> can play music purchased 
> from any store, and any store can sell music which
> is playable on all 
> players. This is clearly the best alternative for
> consumers, and Apple would 
> embrace it in a heartbeat. If the big four music
> companies would license 
> Apple their music without the requirement that it be
> protected with a DRM, we 
> would switch to selling only DRM-free music on our
> iTunes store. Every iPod 
> ever made will play this DRM-free music.
> 
> Ma Steve non è tipo da fare vittimismi. Da uomo
> distrutto dalle dilanianti 
> pressioni psicologiche dell'industria discografica,
> si trasforma in attivista 
> militante rivoluzionario! Reclamate i vostri
> diritti, uscite di casa, fate 
> una passeggiata, fatevi una playlist metal a palla
> nel vostro iPod e METTETE 
> A FERRO E FUOCO LE CASE DISCOGRAFICHE!!!
> 
>     Much of the concern over DRM systems has arisen
> in European countries.  
> Perhaps those unhappy with the current situation
> should redirect their 
> energies towards persuading the music companies to
> sell their music DRM-free.  
> For Europeans, two and a half of the big four music
> companies are located 
> right in their backyard.  The largest, Universal, is
> 100% owned by Vivendi, a 
> French company.  EMI is a British company, and Sony
> BMG is 50% owned by 
> Bertelsmann, a German company.  Convincing them to
> license their music to 
> Apple and others DRM-free will create a truly
> interoperable music 
> marketplace.  Apple will embrace this
> wholeheartedly.
> 
> Tratto da: 
> http://daniele.modena1.it
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> Generale a liste.siena.linux.it
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