[Generale] Il primo farmaco opensource

Daniele Paganelli daniele a modena1.it
Gio 1 Mar 2007 07:56:10 GMT


La definizione "open source" non mi sembra molto appropriata. Tutti i farmaci 
sono sempre stati open source, come del resto tutta la ricerca scientifica in 
genere (eccetto in tempi di guerra).
Del resto il meccanismo stesso del brevetto implica il rendere pubblico 
il "codice sorgente" di una data invenzione, ovvero il modo esatto per 
permettere a chiunque di riprodurla.

Piuttosto in questo caso l'analogia andrebbe fatta con il "free software", che 
include il concetto di gratuità e redistribuibilità senza vincoli. 

Ma l'aspetto più interessante del software libero è quello "virale", che non 
credo possa essere applicato ai farmaci. Se partendo dalla base non 
brevettata riesco ad ottenere un farmaco derivato efficace, dovrei poterlo 
brevettare ugualmente. Il fatto che la struttura da cui l'ho derivato non 
fosse brevettata significa solo che chi vorrà produrlo non dovrà nulla al suo 
inventore.

Alle 22:37, martedì 27 febbraio 2007, Gabriele Monfardini ha scritto:
> è addirittura più importante del software opensource...
>
> http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/scienza_e_tecnologia/farmaco-malar
>ia-africa/farmaco-malaria-africa/farmaco-malaria-africa.html
>
> Saluti,
>
> Gabriele
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