[Generale] Il primo farmaco opensource

Marcello Semboli dinogen a yahoo.com
Gio 1 Mar 2007 08:24:04 GMT


--- Daniele Paganelli <daniele a modena1.it> ha scritto:

> Ma l'aspetto più interessante del software libero è
> quello "virale", che non 
> credo possa essere applicato ai farmaci. Se partendo
> dalla base non 
> brevettata riesco ad ottenere un farmaco derivato
> efficace, dovrei poterlo 
> brevettare ugualmente. Il fatto che la struttura da
> cui l'ho derivato non 
> fosse brevettata significa solo che chi vorrà
> produrlo non dovrà nulla al suo 
> inventore.

E' vero il contrario, anzi è peggio.
Per esempio alla Chiron, che ora non esiste più,  fu
bloccata (e successivamente annullata) la produzione
di un medicinale (dopo 10 anni di studi) perché un
gene di un batterio coinvolto nello studio iniziale
era brevettato.

Leggevo un articolo su Città Nuova, che diceva che in
medicina le grandi scoperte si sono fermate ai primi
del 1900. Da allora ci sono stati progressi tecnici,
ma non scoperte vere e proprie. La conseguenza di
questo è una medicina che cura ma non guarisce,
perfeziona ma non progredisce. 
E (aggiungo io) come è possibile progredire in un
mondo dove la proprietà intellettuale impedisce di
fare le cose?








	

	
		
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