R: [Generale] In ginocchio l'internet italiana

Daniele Masini d.masini a tiscali.it
Gio 14 Dic 2006 14:50:24 GMT


Alex M4DC4T ha scritto:
> Il problema e' che se fossero cosi' facilmente sostituibili tali
> programmi stai sicuro che chi deve pagare le licenze adotterebbe subito
> linux.... il problema e' che questa situazione non si crea per
> successivi problemi,.... e' evidente che "quando funziona, allora va
> bene e funziona"....
> io non dico che win e' meglio di linux, ma solo che ad ora, per come e'
> oggi il mondo, wind pur essendo peggio e' purtroppo la scelta migliore
> per chi non puo' permettersi di perdere tempo a configurare, etc.... ti
> posso assicurare che un'azienda (ma anche un utente) se trovasse stessa
> usabilita' a minor prezzo, manderebbe bellamente win a quel paese...

Secondo me il problema non è questo. Sono altri gli aspetti che
tengono le aziende agganciate a Windows:

1. Disinformazione
   - "GNU/Linux è soltanto per utenti smanettoni, che non hanno
     altro da fare che stare davanti al monitor per ore ed ore
     senza fare in effetti alcunché." (falso)
   - "GNU/Linux è complicato: è tutto da linea di comando" (falso)
2. La paura dell'ignoto
   - è necessario imparare ad usare un nuovo sistema, anche se è
     praticamente identico a quello al quale si era abituati.
3. Il costo praticamente nullo
   - "se non costa niente non vale niente." (falso)
   - qualcuno ha un ritorno economico dall'acquisto di licenze,
     che non avrebbe nel caso di licenze che non necessitano di
     acquisto. Per esempio: avendo a disposizione 100 postazioni,
     si ha la necessità di 100 licenze per Windows che costano,
     diciamo, 200,00 EUR l'una, per un totale di 200,00 x 100 =
     20.000 EUR. Ma acquistandone 100, il responsabile degli
     acquisti riesce ad ottenere uno sconto del 10% dal fornitore
     (cioè di 2.000,00 EUR) che, non facendo figurare nella nota
     di acquisto, riesce in qualche modo a mettersi in tasca.
     Rifacendo il conto con costo per licenza di 0 EUR, il
     responsabile degli acquisti non ha la possibilità di mettersi
     in tasca niente.
     Quello citato è soltanto un esempio, non è detto che accada
     veramente.
4. Il fatto che non sia realizzato da un'azienda
   - "se qualcosa non funziona con chi me la prendo?"
     (perché con Windows non è la stessa cosa? Andatevi a leggere
      l'EULA che avete accettato installando Windows).


Riporto di seguito (in breve) una mia recente esperienza.

Ho installato recentemente Fedora Core 6 e non ho configurato niente
(tranne l'impostazione dell'ora) e ti assicuro che riesco a navigare
benissimo su Internet con un router ADSL, a scrivere documenti con
OpenOffice, ad avere aggiornamenti automatici del sistema, ...
Certo, per scaricarmi la posta ho dovuto configurare il client di
posta con le impostazioni del mio account sul server di posta (ma
questa è una configurazione necessaria con qualunque client di
posta, anche su altri sistemi operativi).

Con Windows, per fare le stesse cose, devo installare il sistema
operativo, effettuare la registrazione alla Microsoft, quindi
installare il pacchetto di Office.

Fin qui, come si può constatare, la configurazione del sistema non
c'entra.

Poi sul sistema sul quale ho installato Fedora Core 6, ho letto la
documentazione (distribuita con la Fedora stessa) di iptables, cioè
del comando che gestisce il firewall di GNU/Linux. E, dopo aver
capito come funziona, ho impostato le regole di firewalling in
maniera da rendere il mio PC più sicuro da attacchi da Internet. Non
ho installato niente: era già tutto compreso nella distro :-)

Con Windows avrei potuto fare la stessa cosa? Sì, ma forse avrei
dovuto installarmi un pacchetto di firewalling di terze parti poiché
il firewall distribuito con il sistema non è così configurabile come
 in GNU/Linux.

Inoltre, nel caso in cui il word processor mi si pianta o ha una
funzionalità che non va, con GNU/Linux posso segnalarlo agli
sviluppatori, cercare una patch o una versione aggiornata su
Internet oppure, eventualmente, modificarlo io stesso.
Da una mia esperienza diretta posso affermare gli sviluppatori di un
prodotto che utilizzavo sotto GNU/Linux mi hanno risposto ad un bug
che avevo segnalato, fornendomi una patch nel giro di una settimana.

Con Windows posso avvertire gli sviluppatori e sperare che nella
prossima release il problema venga corretto.

La documentazione che si riesce a trovare installata sul sistema
oppure su Internet riguardo a GNU/Linux è nettamente superiore
rispetto a quella che si trova per Windows. Sarà un caso?

Infine mi rimane il dubbio di fondo: il software che ho installato
fa veramente soltanto ciò che io percepisco? Con GNU/Linux posso
vedere il codice sorgente, ovvero le istruzioni che compongono i
programmi che lancio in esecuzione (addirittura posso vedere come
funziona il kernel, il cuore del sistema) ed eventualmente posso
addirittura modificarlo per adattarlo alle mie esigenze. Beh, se non
sono un esperto di informatica o comunque un programmatore, non ci
capirò niente neanche vedendo il codice sorgente, ma posso sempre
farlo fare da qualcuno che se ne intende (magari dietro pagamento -
d'altro canto se qualcuno fa qualcosa per me dovrò ricompensarlo,
no?) oppure fidarmi di migliaia di programmatori in tutto il mondo
che scrivono software libero ai quali magari è capitato di avere
sotto gli occhi il codice sorgente dei programmi che sto utilizzando.
Con Windows devo necessariamente fidarmi di Microsoft, non ho
alternative.

Comunque, ognuno è e deve essere libero di fare le proprie scelte.

Saluti,

Daniele

-- 

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