R: [Generale] In ginocchio l'internet italiana
marco
consumi2 a unisi.it
Gio 14 Dic 2006 16:50:53 GMT
Intervento da chi cerca di usare linux in un contesto che non ha niente
a che vedere con l'informatica: un centro di ricerche universitario che
si occupa di chimica.
aggiungo il 5 che credo dovrebbe stare al 1 posto in campo scientifico:
- Ogni strumento da laboratorio, ogni apparecchiatura scientifica,
funziona solo con win....si interfaccia solo con office...e non è
possibile fare altrimenti.
Paradossalmente io dovrei lavorare con linux, poi per elaborare un
grafico o un dato riavviare in win e poi tornare a linux (....mission
impossibol)
Adesso vi dico cosa mi ha detto un tecnico installatore al riguardo:
Se una azienda che produce un apparecchio X sviluppa il software per
linux la microsoft toglie la possibilità di implementarlo per
win...per cui dato che il 90% dei pc ha win certo l'azienda non può
fallire per il bene dell'open source, sommate a questo in tutte le
università tutti i laureandi di discipline scientifiche devono lavorare
con strumenti (ovvero win) cosa può spingere queste persone a passare a
linux? In realtà esiste roba su linux perchè sviluppata per le silicon
ma sta scomparendo soppiantata da analoghi prodotti win
Il nodo sta qui: chi me lo fa fare di passare a linux se ho tutti i miei
bei software fatti per win e non ho la possibilità di alternative. Non
crediate che stia parlando di un utenza di nicchia, in realtà l'utenza
di nicchia è chi si deve preoccupare di amministrazione di sistemi, reti
etc etc.per cui i 4 punti credo che vengano soppiantati dall'unico
punto: M$ ha per le p.lle molti produttori di software fondamentale in
molti campi e basta che uno solo dei miei software non sia disponibile
per linux che cade ogni altro stimolo alla migrazione...parola di chi ha
da molto tempo messo linux a lavoro e lo usa solo per imparare linux,
ma quando c'è da lavorare reboot......
saluti e scusate se sono stato lungo
> Secondo me il problema non è questo. Sono altri gli aspetti che
> tengono le aziende agganciate a Windows:
>
> 1. Disinformazione
> - "GNU/Linux è soltanto per utenti smanettoni, che non hanno
> altro da fare che stare davanti al monitor per ore ed ore
> senza fare in effetti alcunché." (falso)
> - "GNU/Linux è complicato: è tutto da linea di comando" (falso)
> 2. La paura dell'ignoto
> - è necessario imparare ad usare un nuovo sistema, anche se è
> praticamente identico a quello al quale si era abituati.
> 3. Il costo praticamente nullo
> - "se non costa niente non vale niente." (falso)
> - qualcuno ha un ritorno economico dall'acquisto di licenze,
> che non avrebbe nel caso di licenze che non necessitano di
> acquisto. Per esempio: avendo a disposizione 100 postazioni,
> si ha la necessità di 100 licenze per Windows che costano,
> diciamo, 200,00 EUR l'una, per un totale di 200,00 x 100 =
> 20.000 EUR. Ma acquistandone 100, il responsabile degli
> acquisti riesce ad ottenere uno sconto del 10% dal fornitore
> (cioè di 2.000,00 EUR) che, non facendo figurare nella nota
> di acquisto, riesce in qualche modo a mettersi in tasca.
> Rifacendo il conto con costo per licenza di 0 EUR, il
> responsabile degli acquisti non ha la possibilità di mettersi
> in tasca niente.
> Quello citato è soltanto un esempio, non è detto che accada
> veramente.
> 4. Il fatto che non sia realizzato da un'azienda
> - "se qualcosa non funziona con chi me la prendo?"
> (perché con Windows non è la stessa cosa? Andatevi a leggere
> l'EULA che avete accettato installando Windows).
>
>
>
--
Marco Consumi, PhD
Polo Universitario Colle di Val d'Elsa
Via Matteotti, 15 - 53034 Colle di Val D'Elsa (SI)
Dip. Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Biosistemi
(Department of Chemical and Biosystem Sciences)
University of Siena
Via Aldo Moro, 2 - 53100 Siena, Italy
ph. +390577900321 fax +390577900322
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