[Generale] tecnologia

Vincenzo Di Massa hawk78 a interfree.it
Lun 21 Maggio 2007 14:57:53 BST


Ciao Manuela,
capisco il problema che poni, e capisco il tuo "essere arrabbiata"... ma non 
credo di essere d'accordo con te sul fatto che l'innovazione tecnologica non 
vada sfruttata e perseguita all'estremo. Anzi.
Gli esempi che fai su come vengono male adoperati i fondi dimostrano che sei 
davvero informata e che hai avuto modo di constatare personalmente quanti bei 
soldi vadano sprecati.
Il fatto che si sprechino soldi è *negativo*. Il fatto che questi soldi vadano 
sprecati all'insegna degli "avanzamenti tecnologici" o "della rete" 
o "dell'informatica" o di qualche altro settore è doppiamente negativo: è un 
un male per tutti ma in particolare per chi (come me) informatico lo è 
davvero.

Ti spiego meglio: il fatto che si spendano 30.000.000€ per italia.it è un 
danno più grande per il mio settore che per il tuo: è come se con fondi 
pubblici mal spesi si costruissero orribili "statue artigiane italiane" in 
tutte le piazze di Italia (fatte costruire ad amici di amici di chi gestisce 
i soldi). Non darebbe fastidio agli artigiani "seri" come te?
Oltre al danno di immagine, oltre ad aver perso quei "soldi di tutti", hai 
pure da sentirti dire che si spendono troppi soldi in "informatica" e che non 
tutto deve passare dal computer.

Ora, invece di dire che non tutto deve passare dal computer (cosa che ritengo 
verissima), invece di dire che bisogna battersi per evitare di "buttare tutti 
questi soldi" in informatica, perché non cerchiamo di far di far passare il 
messaggio che i soldi vanno *spesi* e non buttati o regalati?

Sono convinto di non dire scemenze quando sostengo che avresti notato degli 
enormi vantaggi se i soldi spesi in informatica-si-fa-per-dire fossereo stati 
spesi in informatica-di-quella-buona. Così come sono certo che se l'intera 
collettività sarebbe avvantaggiata se il settore dell'artigianato fosse 
davvero appoggiato come si deve.

Sicuramente i sostenitori del software libero non smetteranno di cercare 
soluzioni tecnologicamente sempre migliori in tutti i campi. Non dubito che 
prima o poi anche gli artigiani come te riescano a trarre beneficio 
dai "nostri" avanzamenti tecnologici.

Il lavoro che sto cercando di fare in seno alla commissione per 
l'informatizzazione dell'ateneo (da quanto capisco a te forse invisa) è 
proprio quello di trovare un modo per razionalizzare l'uso delle risorse da 
dedicare all'informatica, non solo *diminuendole* grazie al software libero, 
ma anche rendendole più adattabili alle esigenze dei non informatici (sempre 
grazie all'uso di software libero).

Spero che adesso tu riesca a "simpatizzare" almeno un poco per noi 
poveri "informatici buoni" :-)

Ciao
Vincenzo

Alle lunedì 21 maggio 2007, manuela ha scritto:
> Una questione che i promotori del software libero non mettono in
> discussione è il fatto che l'innovazione tecnologica sia un imperativo e
> debba passare attraverso l'uso del computer. Si ritiene necessaria anche
> quando non si sa bene di cosa si sta parlando e come applicarla in
> pratica. Questa convinzione è sicuramente figlia della globalizzazione e
> del valore numero uno: il profitto. Il profitto di Misocroft anche,
> visti tutti gli accordi fatti con le università le regioni e
> quant'altro. Il software libero, chi lo sviluppa e lo diffonde vanno più
> che bene: magari quando si diffonderà ulteriormente diminuirà questa
> follia per cui l'introduzione forzata del computer si debba mangiare una
> gran parte di risorse e contributi destinati ad altro che
> dell'informatica ha davvero poco bisogno, ad esempio l'artigianato (e
> non parlo di piccola e media impresa, che nei fatti è diverso). Io credo
> che molte cose non si dovrebbero dare per scontate e che chi si occupa
> di software libero debba prendere coscienza anche di questo aspetto che
> lo distingue e lo rende profondamente diverso da quello orientato al
> profitto e al controllo.
>
> manu




Maggiori informazioni sulla lista Generale