[Generale] tecnologia

manuela manupt a alice.it
Lun 21 Maggio 2007 16:31:07 BST


Vincenzo Di Massa ha scritto:
> Ciao Manuela,
> capisco il problema che poni, e capisco il tuo "essere arrabbiata"... ma non 
> credo di essere d'accordo con te sul fatto che l'innovazione tecnologica non 
> vada sfruttata e perseguita all'estremo. Anzi.
>   
Quella che tu chiami innovazione tecnologica non si può applicare a 
tutti i campi nello stesso modo e in alcuni settori non serve, anzi: il 
mio settore ne è stato stravolto perdendo la propria identità per 
assomigliare al resto del mondo globalizzato dall'usa e getta. Quelli 
che vogliono mantenerla questa identità continueranno ad esistere ai 
margini, se la vedranno scippare (l'identità) dai mentitori della 
comunicazione, ma non molleranno. La tecnologia di alcuni  mestieri è 
antica di millenni e molte conoscenze si sono perse per essersi affidati 
a quella che tu definisci innovazione. Le parole servono a poco: mi 
dovresti dimostrare (è chiaro che non lo pretendo da te) il COME queste 
innovazioni si applicano ai vari settori senza tirare fuori il 
"mercato",  "l'internazionalizzazione", la "competitività", 
l'imprenditorialità e altri termini che riguardano alcuni settori ma 
sicuramente non tutti.
Io mi sono avvicinata al mondo dell'informatica per capirlo meglio e ho 
sposato il software libero perchè davvero è un'alternativa e mi permette 
maggiore libertà: la conoscenza è davvero maggiore libertà. Ma quando 
devo lavorare, il computer lo lascio a casa.

> Ti spiego meglio: il fatto che si spendano 30.000.000€ per italia.it è un 
> danno più grande per il mio settore che per il tuo: è come se con fondi 
> pubblici mal spesi si costruissero orribili "statue artigiane italiane" in 
> tutte le piazze di Italia (fatte costruire ad amici di amici di chi gestisce 
> i soldi). Non darebbe fastidio agli artigiani "seri" come te?
> Oltre al danno di immagine, oltre ad aver perso quei "soldi di tutti", hai 
> pure da sentirti dire che si spendono troppi soldi in "informatica" e che non 
> tutto deve passare dal computer.
>   


Sapevo di questa storia di italia.it e sono d'accordo con te: la cosa 
infastidisce anche me. del resto l'hai detto anche tu che è meglio 
niente piuttosto di qualcosa che succhia un sacco di soldi a scapito 
della tua immagine. C'è comunque un danno. Quei soldi a te, che magari 
hai idee migliori, non te li daranno mai, nemmeno se dimostri che puoi 
gestire tutto e meglio facendo risparmiare un sacco con il software libero.

In parte dobbiamo anche ringraziare i messaggi che ci condizionano di 
continuo, uno dei quali, appunto, è che l'innovazione tecnologica 
coincide con l'informatica. Magari a uno che ci capisce come te non fa 
un grande effetto, ma tutto, dalla pubblicità, alla TVù, al cinema, 
tutto quello che riguarda la comunicazione ribadisce che la stanza dei 
bottoni spinti dall'uomo che conta in giacca e cravatta, colui che 
cambierà il mondo, che lo renderà bello pulito con un "clic" è lì: 
dietro  a una scrivania su cui troneggia monitor e tastiera.
In fondo, a pensarci bene, sarebbe una gran bella mossa, visto che il 
computer potrebbe essere, e in parte già lo è, un notevole e silenzioso 
strumento di controllo.
Chi è informatico, come te, magari non ci perderebbe ad affinare la 
propria sensibilità (conoscenza) verso i diversi settori a cui 
l'informatica è chiamata ad applicarsi.
Nessuno ci ha mai chiesto (agli artigiani, sempre per fare un esempio) 
che cosa ne pensiamo.
Chiedetecelo.

> Sono convinto di non dire scemenze quando sostengo che avresti notato degli 
> enormi vantaggi se i soldi spesi in informatica-si-fa-per-dire fossereo stati 
> spesi in informatica-di-quella-buona. Così come sono certo che se l'intera 
> collettività sarebbe avvantaggiata se il settore dell'artigianato fosse 
> davvero appoggiato come si deve.
>   
Io sarei più che felice se i soldi buttati dove l'informatica non serve 
o serve in parte limitata venissero impiegati dove l'informatica serve 
davvero. Intanto io ti sto dicendo che nel mio settore serve giusto per 
la comunicazione e lo scambio immediato di esperienze (a volte prezioso) 
di chi collabora e si interessa a qualcosa di comune. Questo ora lo sai, 
magari ti servirà se un giorno te ne dovrai occupare.


> Sicuramente i sostenitori del software libero non smetteranno di cercare 
> soluzioni tecnologicamente sempre migliori in tutti i campi. Non dubito che 
> prima o poi anche gli artigiani come te riescano a trarre beneficio 
> dai "nostri" avanzamenti tecnologici.
>   

Ecco: come fai a non dubitarne? Dovresti farmi almeno un esempio. Per 
ora il beneficio maggiore che traggo dalla conoscenza degli "avanzamenti 
tecnologici" è che conoscendoli mi faccio infinocchiare di meno.

> Il lavoro che sto cercando di fare in seno alla commissione per 
> l'informatizzazione dell'ateneo (da quanto capisco a te forse invisa) è 
> proprio quello di trovare un modo per razionalizzare l'uso delle risorse da 
> dedicare all'informatica, non solo *diminuendole* grazie al software libero, 
> ma anche rendendole più adattabili alle esigenze dei non informatici (sempre 
> grazie all'uso di software libero).
>
> Spero che adesso tu riesca a "simpatizzare" almeno un poco per noi 
> poveri "informatici buoni" :-)
>   

Sicuramente simpatizzo. Per esempio utilizzo il computer per trovare 
libri nelle varie biblioteche, spesso ne ho ottenuto il prestito e lo 
faccio comodamente da casa o dalla biblioteca comunale.

CiaoManu


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