[Generale] tecnologia
manuela
manupt a alice.it
Lun 21 Maggio 2007 20:21:21 BST
Paolo Sammicheli ha scritto:
> Provo a fare un esempio che dovrebbe calzare con l'artigianato. Adesso, non so
> di cosa ti occupi precisamente, facciamo finta ceramiche artistiche o
> terracotte.
>
> Con un pc, connessione ad internet e non troppo lavoro potresti, ad esempio,
> fare una campionatura dei tuoi prodotti, metterli su ebay e venderli. E fin
> qui niente di nuovo, è tipo la "vedetta" con gli annunci economici ma su
> scala mondiale.
>
> Ma immagina adesso che tu fai un prodotto innovativo, che so... un particolare
> vaso. Ma con l'applicazione web il cliente si puo' comporre il prodotto come
> vuole lui, cambia i manici, il colore, i motivi, e ti ordina un oggetto in
> una determinata maniera. Tu, con le tecniche diciamo "on demand" non è che
> produci prima tutti i prodotti per le enne combinazioni possibili, ma produci
> il prodotto come te lo ha chiesto il cliente, lo impacchetti e glielo mandi.
> E, se hai capacità produttiva, il cliente lo puo' avere in pochi giorni.
>
> Domani passano di moda i vasi e vanno di più i canteri(1)? Va bene, aggiorni
> il catalogo virtuale ed ecco che hai la flessibilità di rispondere alle
> richieste della clientela e non ci rimetti un singolo pezzo di magazzino se
> non quelli che hai in esposizione nel negozio vero. Ed a cambiare linea
> prodotti ci metti poco, perché il catalogo è solo virtuale (time to market).
>
> Questo è un esempio, ce ne possono essere altri. Spero ti faccia capire come
> può, l'informatica usata per bene, dare dei vantaggi anche ad un artigiano.
>
> (1) termine senese indicante il vecchio "vaso da notte"
>
> Ciao
>
Questo è l'equivoco di cui è vittima chi non conosce bene un settore.
All'albo artigiani sono iscritti tutti, anche gli elettricisti o la
fabbrichetta con una 20ina di operai che lavora a macchina e in serie.
Io ho fatto la prova che dici tu e ho creato un piccolo shop virtuale,
che non ha incrementato nessuna vendita. E forse per fortuna, perchè io
non ho nessuna voglia di lavorare in serie o su modello del cliente a
meno che il cliente non venga da me e se ne parli insieme (come succede
il più delle volte). Il sito "fai da te" che mi sono creata mi serve
giusto per mantenere i contatti con i clienti più lontani e più
affezionati, ma gli oggetti li vendo sempre qui, al mio laboratorio, o
li faccio su ordinazione e li spedisco dopo mirati e ripetuti accordi.
Faccio l'orafa, ma faccio tutto a mano, non assemblo semilavorati
sfornati magari dall'unoaerre. Sono in grado di produrre un oggetto
senza l'uso della corrente elettrica e partendo dalla materia prima. Mi
costruisco addirittura alcuni fornetti per la saldatura a carbone (terra
del posto). Non ho un granchè di magazzino perchè non compro pietre
preziose (le cerco da me in loco e le taglio da me) e perchè vendo
soprattutto il mio lavoro, come deve fare e ha sempre fatto l'artigiano.
Non seguo la moda per niente e la mia logica è quella del costruire
meglio che posso un oggetto per intero e da me ideato. Questo non
garantisce che io sia brava, ma sicuramente dò il meglio di quello che
ho imparato a fare nell'arco di diversi anni.
Quello di cui parli tu è un altro tipo di lavoro che può calzare bene
per una piccola azienda dipendente dall'industria o comunque con una
struttura a carattere imprenditoriale. E poi la vendita online funziona
bene solo per alcuni prodotti (libri elettronica usato antiquariato), ma
per altre cose è un'illusione. Tutti i miei colleghi la pensano come me.
Ora provo a fare come ha fatto quel pastore sardo che ha messo su il
sito "adotta una pecora", voglio vedere se qualcuno mi adotta...
...Altro esempio cercasi.
:-)
Manu
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