[Generale] Ubuntu-it Lug Partnership

Emanuele Bruni blackhat a hacknight.org
Lun 17 Nov 2008 10:21:39 GMT


On Mon, 17 Nov 2008 20:35:35 +0100
Paolo Sammicheli <xdatap1 a siena.linux.it> wrote:

> Alle lunedì 17 novembre 2008, Emanuele Bruni ha scritto:
<SNIP> 
> Se il mondo fosse composto solo di persone schiette e leali come ci sono nello 
> Slug non ci sarebbe stato bisogno di cose come il codice di condotta, e 
> probabilmente non avremmo avuto bisogno nemmeno di leggi e regole. Purtroppo 
> invece il mondo è ricco anche di persone che ad esempio fanno sprecare soldi a 
> Canonical per farsi mandare i CD a casa per poi bruciarli, riprendere il tutto 
> e caricarlo su Youtube. :|

Disgustorama!
Capisco il problema ma non sono del tutto d'accordo.
Questi genialoidi esisteranno sempre indipendentemente da codici di
condotta e impegni morali. Del resto se ho la faccia tosta (e il
cervello spento) per fare una cosa simile, non credo che mi farò
fermare dal fatto di aver sottoscritto "un impegno morale", anzi magari
sghignazzo più di gusto.


> 
> Il tutto, un pò pomposo probabilmente, aiutatemi anche a limarlo se ci sono 
> parti "pesanti". Vuole essere un modo per dire: noi facciamo un passo verso di 
> "voi" e voi fatelo verso di noi. Credimi, ho già trovato invece tanta ostilità 
> dovuta senz'altro a invidia e scarsa intelligenza delle persone che non 
> pensavo prima di imbarcarmi in questa avventura.
> 

Per la seconda legge degli stupidi (vedi: Cipolla, "Saggio sulla
stupidità umana" da Allegro non troppo, 2007), il numero di stupidi,
pur essendo finito (per la prima legge), è sempre più alto di quanto ci
si potrebbe aspettare. Questo mi pare il caso.

Io personalmente non sono ostile, solo che non vedo(vedevo?) l'utilità
di un tale patto e pensavo (speravo) che non ci fossero storie tipo
"Ubuntu alla konquista ti monto". Al LD e anche dopo ho consigliato
*bunti vari a chi mi chiedeva con cosa iniziare da zero su un sistema
ragionevolmente potente, visto che mi pareva una scelta logica.

Se il problema è solo la mancanza di cervello di alcuni (ed è
ragionevole sperare di contenerlo così), facciamo pure, ci dormirò
benissimo la notte e del resto, prendiamo la roba da ubuntu per le
nostre iniziative da quando esiste.

Certo che se tra utenti di software libero siamo rimasti alle guerre
di religione, forse è meglio piantare baracca e pensare a fare qualcosa
di più utile come pettinare le bambole o alla briscola, che almeno non
facciamo danni.

<SNIP> 
> Non voglio star qui a difendere Launchpad; comunque non essendo stato 
> rilasciato non è né libero né proprietario. Una licenza d'uso si applica 
> quando si rilascia un software. Anche io preferirei lo rilasciassero ma 
> trovandomi di fronte ad un tizio che si è frugato in tasca per pagare tutto e 
> ci dice "lo rilasciamo quando è finito" non mi sento di polemizzare così 
> tanto. Alcune parti sono state già rilasciate, comunque.

<Pappardella filosofica>
Bè, sono quattro anni che ci lavorano, manco fosse Duke Nukem
Forever! ;)

Battute (necessarie sennò magari pensi che mi scaldo;) a parte, il
fatto di frugarsi in tasca si potrebbe applicare anche ad un sacco di
altre ditte (come RH o SuSE o Mandriva) che anche loro ci mettono dei
soldi (nella fattispecie quelli degli azionisti) ma utilizzano
tecnologie standard per la gestione di Bug e Traduzioni e, magari,
contribuiscono  attivamente upstream, pagando sviluppatori per il
kernel o altri progetti in maniera più massiccia di Canonical[1].

Non che sia un grosso problema (Canonical è liberissima di fare quello
che vuole con il software che scrive), ma non amo chi "costringe" la
gente ad usare uno strumento specifico, specie se non si sa di preciso
come funziona. 

Lo Unix-lore dice: "Dovrebbero esserci sempre più modi per fare la
stessa cosa" il che spiega perchè ci siano mille toolkit e millemila
distro o perchè si possa contribuire al kernel senza usare GIT, sebbene
al costo di lacrime e sangue[2]. Come fiero credente (vedi firma),
preferisco favorire chi dà modo di applicare questa regola. Non che ci
perda il sonno o vada in giro ad agitare torce e forconi o sostenga che
Canonical voglia essere la nuova Microsoft.
Tuttavia, resto perplesso sull'argomento (e non sono il solo).  
</pappardella filosofica>
> 
> > Ok, vado in cantina a cercare la tuta di amianto.
> 
> Guarda ti ringrazio, preferisco farmi le ossa nello Slug e capire i differenti 
> punti di vista che dopo nella fossa dei leoni ;) 

Bè, son quasi dieci anni che si discute di filosofia spicciola.
Anzi, scommetto che (sotto sotto) sapevi che avrei tirato fuori
qualcosa del genere ;)

Ah, semplificando di brutto il papiro : per me ci si può stare (fino a
che Paolo-ninja non mi installerà Ubuntu sul pc mentre dormo :D)

> Dateci sotto! :)

Aspetto anche io...
(La battuta sull'accendifuoco liquido ve la risparmio... ;)

aloha!
blackhat

[1] Almeno a quanto leggo, correzioni al mio scarno sapere sono sempre
gradite. 

[2] Anche qui, l'ultima volta che mi interessai del metodo di
sviluppo del kernel era così ma le cose potrebbero essere cambiate.

-- 
Emanuele Bruni <blackhat a hacknight.org> Utente Linux registrato #223702
"Beati gli ultimi perchè lo stack è LIFO" (Dinogen)
Fervido credente nel KISS e nella UNIX Way.
Dinosauro e fiero di esserlo! 


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