[Generale] Linus Torvalds ed il C++

Iacopo iakko a omnikron.net
Gio 21 Maggio 2009 22:19:46 BST


> <FLAME>Se programmi una cosa complessa in C sei condannato a rifare le
> strutture che il C++ già ti mette a disposizione.

In che senso ?

> Il C++ è un linguaggio meraviglioso, ma è entrato in un ginepraio.
> Se scegli di programmare in C++ devi per forza scegliere un framework
> anche solo per gestire le stringhe. Figuriamoci se devi gestire XML o
> database.

Perche', con il C no ?

> In pratica non esiste il C++ ma il C++ unito a un mare di librerie che
> non sai mai quale scegliere. Pragma ha scelto le QT ed è felice ma non
> è quasi mai così semplice.

Beh, quindi questa e' la vera figata. Il C/C++ ti da una tale liberta'
che puoi sceglierti anche le librerie. Se utilizzi altri linguaggi, le
librerie ti vengono "quasi" imposte (vedi Java).
Se vuoi qualcosa di preconfezionato perche' hai fretta, usi un
framework come le Qt appunto. Se invece devi fare qualcosa di molto
embedded, con un po' di pazienza ti riscrivi le tue di librerie. Altri
linguaggi questa flessibilita' se la sognano.

> Se vuoi "qualcosa" di più moderno devi fare una scelta tra cancri.
> Devi sposare una orribile Virtual Machine, che sarebbe un nome
> sofisticato per dire linguaggio interpretato (tipo il BASIC del
> Commodore 64, insomma).
> E quindi JAVA, C#, Python, Ruby, PHP, e come se non bastasse ogni
> tanto qualcuno ne inventa uno nuovo, il tutto per avere linguaggi
> sempre più lenti e per sostituire le incoerenze dei vecchi linguaggi
> con le incoerenze dei nuovi linguaggi.

Beh, sai, riferendomi al PHP, e' stato pensato per essere usato in un
contesto molto specifico dove *e' necessario* che venga interpretato.
Il PHP e' una figata di linguaggio per quanto riguarda le applicazioni
web. Per il resto e' alla stregua di un linguaggio di scripting che
puo' sostituire la bash.

> Ormai allocazione di memoria, compilazione e link sono operazioni obsoleta.

In che senso ? :D

> Bene.
> L'occasione perduta: il linguaggio perfetto esisteva già: era il
> Pascal. Ma non ha mai raggiunto la maturità.

Forse l'ho usato solo in un contesto molto circoscritto quindi la mia
opinione puo' risultare piuttosto deviata. Mi puoi spiegare perche' lo
consideri un linguaggio perfetto?

> E' stato ammazzato ancora adolescente dallo straordinario successo del
> clown Visual Basic, che ti faceva disegnare una meravigliosa schermata
>  in due secondi ma  per sapere la lunghezza di un file dovevi scrivere
> una DLL in C .

Il VB e' un qualcosa di molto particolare, che va bene se devi fare
cose semplici (che non richiedano grossa efficienza) ed in tempi
brevi. C'e' anche da dire che solo ora sono arrivati a renderlo un
linguaggio con un po' piu' di senso.
Senza entrare in discorsi inutili del tipo "programmare sotto windows
e' uno schifo", quando ti trovi a lavorare e ti viene chiesto di
sviluppare qualcosa sotto windows, utilizzare il Visual Studio
avvantaggia tantissimo le cose. Il Visual Studio e' uno strumento
software pieno di bug, ma molto utile (ripeto: in questo contesto).

> Ora il Pascal è morto e ne esiste solo una pallida ombra che si chiama
> Delphi.NET o qualcosa di simile.
> Intanto il mondo è andato avanti e la programmazione web si è imposta
> con dei linguaggi appositi uno più stupido dell'altro.

Quali ?

> Per avere un linguaggio decente che andasse bene sia per
> programmazione client-server che web, abbiamo dovuto aspettare che
> facessero un web-kit per Python. Dite che c'era già il Java? Ho detto
> decente.

Mi spieghi meglio come funziona questo webkit per python ?

Scusa la moltitudine di domande, ma quello che hai detto merita di
essere approfondito.

-- 
Iacopo Palazzi


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