[Tecnica] Serverone per MAC a base Ubuntu (cap.1)

Angelo Polvanesi polva86 a gmail.com
Lun 18 Lug 2011 20:03:12 BST


Sono contento della partecipazione e della collaborazione. E soprattutto dei
validi consigli.
Si, si tratta di un cliente, pure abbastanza intestardito da brutte
precedenti esperienze con i NAS prefabbricati che gli hanno giocato qualche
migliaio di euro di camera bianca e un fermo macchina di un mese. Per questo
ha insistito lui in prima persona a voler fare la doppia ridondanza fisica
in tutti i modi. Il raid0 è stata una cosa che ha scelto lui per la comodità
di avere tutto in un solo archivio, in modo che i suoi collaboratori non
impazzissero. Quindi non è per una questione prestazionale o altro, ma solo
di visualizzazione.
Il raid 5 lo avevo già preso in considerazione, ma:
1) visto che c'è già comunque un'altra macchina perde un po' di utilità
2)ho praticamente esaurito lo spazio nel case e nei connettori sata con le
esose richieste del cliente.

Scusate se non ho specificato un aspetto importante, che giustamente
bartrosso ha messo in evidenza.
Non lavoriamo da soli, ma in collaborazione con un'altra struttura più
grande che, sostanzialmente, ci vuole dare la capacità di sviluppare nuove
soluzioni; per questo scegliamo dei clienti fidati che vogliano testare
nuovi prototipi (e che siano coscienti della fase sperimentale in cui
siamo). In casi come questi, per fare scuola appunto, non facciamo pagare al
cliente praticamente nulla, se non l'hardware stesso soltanto. Solo quando
la soluzione diventerà consolidata e più che collaudata, abbandoneremo la
versione beta gratuita e la metteremo a pagamento. Quando saremo in quella
fase mi auguro per me di aver imparato a usare la shell un bel po' meglio...
Questo non significa che ora il lavoro vada fatto tirato via, tutt'altro (io
poi personalmente tendo a farmi spesso molti più scrupoli del necessario);
Ora è passato un po' di tempo (e io ci ho studiato sopra per alcuni mesi) e
il cliente vorrebbe iniziare ad usarlo. Per questo serve che adesso giri e
faccia tre cose basilari: condivida una cartella di rete, faccia il suo
auto-backup di notte, sia monitorabile a distanza.
Ripetendo che il riuscire a fare controllarlo da terminale E' la mia
intenzione e tappa successiva, ora non posso farlo. Quindi mancherebbe uno
dei tre compiti necessari.
So bene (e me lo avete ripetuto tutti, anche con una certa solerzia) che è
una cosa sbagliata, illogica e offensiva per il nostro povero pinguino, ma
altrimenti non saprei come uscirne.
Ma ritorniamo ai nostri punti:
1) Il kernel lo volevo aggiornare perchè mi sembrava che Netatalk e avahi lo
richiedessero più nuovo, ma mi sbagliavo. Posso evitare di farlo.
2) Del raid 5 ho già detto su...
3) Dell'LVM seguirò il pacato consiglio di Paolo :D ... l'unica cosa che
volevo sapere con la precedente mail a questo riguardo era se fossi sulla
strada giusta, non certo un trattato in lista su cosa sia l'LVM (per quello
ci avrei pensato da me). Ora so che devo continuare a esplorare in questa
direzione...
4) Non è certo mia intenzione chiedere a tutti voi come fare un mio lavoro e
poi parlare male di GNU/Linux se non sono in grado di farlo. Sapendo qual'è
la mia dimestichezza, se qualcosa non riesce dipende sicuramente da me.
Infatti, a differenza di sistemi più "ruffiani" lo si deve conoscere a
fondo; ed è questo anche il bello, perchè imparandolo capisci come una cosa
funzioni. Ora che ho la fortuna di poter mettere alla prova le poche
conoscenze che ho in una "sandbox" le vedo pian piano aumentare e
perfezionarsi per il futuro.
Prima ancora di scrivere in lista sapevo che il server va usato a riga di
comando e che non funziona come windows.
La filosofia l'avevo intuita e volevo perseguirla. Purtroppo non ce la
potevo fare. Siccome per questo "step" qui potevo risolvere con questo
lacchezzo non ne vedevo il male. Che era una cosa imperfetta me ne rendevo
conto (infatti tenevo la parte di correzione seria per il cap.2 della
discussione), ma il tempo è rilevante.
Il server deve poter stare in piedi ed essere usabile per quelle 3 cose
entro una settimana. Con tutti i pregi e i difetti.
Se ritenete che sia troppo instabile per il momento installerò la versione
desktop e ne riparleremo dopo su quella server.
Da questo cliente possiamo tornare comodamente a
migliorare/formattare/cambiare installazione una volta messa su la versione
stabile (mantenendo chiaramente il raid coi dati).
Quello che vi chiedevo era semplicemente qualche dritta per chiudere questa
faccenda.
Per rispondere a Marcello, sono d'accordo. Però sarebbero più cappi se
dovessi risolvere un problema con un interfaccia di cui so poco o niente
piuttosto che in una in cui so muovermi meglio.
5) Come diceva Yusef, sto provando anche soluzioni quali Webmin (che mi
convinceva infatti nettamente di più di un DE da virtualizzare in VNC), ma
lì ho ancora dei problemi per settarlo.
A questo punto, chiarite queste cose, mi consigliate di mettere direttamente
la desktop in questa situazione? Riuscirebbe ad essere stabile e a fare i
compiti richiesti? Chiaramente per cascare in piedi partirei sempre dalla
10.04 LTS, così da avere almeno 3 anni di supporto (5 sono nella server
soltanto se non erro). Come release è abbastanza stabile?
Scusatemi se sembro testardo ma non è per questioni di comprendonio quanto
di esigenze.
Il percorso che sto studiando è in divenire perchè certe occasioni di test
non le posso avere solo con dei miei propri prototipi (cacofonia).
Sono conscio del fatto che domando, faccio e prospetto cose non ortodosse,
ma vorrei capire se sono sbagliate in linea di principio (es. il server non
è stato pensato per...) o a livello strettamente funzionale (es. se lo fai
crasha ogni 5 min). Anche questo, secondo me, fa parte della ricerca e della
formazione di ognuno.
Se vorrete darmi una mano vi sarò grato della pazienza che mi dedicherete.
Se sono così insopportabile mandatemi pure a quel paese, come si è visto non
mi offendo...
Grazie ancora,
Il Polva.


Il giorno 18 luglio 2011 19:03, Marcello Semboli <dinogen a gmail.com> ha
scritto:

> Ciao perdonatemi se mi intrometto. Con il massimo rispetto se questo lavoro
> è per un cliente pagante temo che tu ti stia facendo la corda per
> impiccarti. Un sistema così complesso se lo metti in produzione e poi hai
> problemi su cose che conosci appena  son cappi.
>
>  Il giorno 18/lug/2011 01.15, "bartrosso" <bartrosso a gmail.com> ha
> scritto:
>
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